martedì 1 febbraio 2011

Carne da cannone

Da "900", secondo album de La Casa del Vento (gruppo combat folk aretino), registrato nel 2001 con la partecipazione dell'allora cantante dei Modena City Ramblers, Cisco Bellotti.
 

Sulla strada di casa mia due nomi e due fiori hanno un desiderio:
dimenticare la scia di ingiustizia, fare nascere un nuovo pensiero.
Carne da cannone siamo, l'esercito dei manipolati
sotto l'effetto della grandezza di plagiatori ben allenati...

Per soddisfare la voglia dei grandi di conquistare senza ritegno
abbiamo sporcato il campo di rosso e consumato ogni compromesso

ci hanno venduto pane e promesse in prima linea col falso ideale
ogni volta lanciati nel fuoco, abbattuti a poco a poco.

Io non sarò all'appuntamento
possono forte chiamare il mio nome
non sarò complice di nessuno
non sarò carne da cannone
Ed i secoli sono passati
ragazzi uccisi senza ragione
Per governanti senza coscienza
siamo carne da cannone!

La giustizia dei potenti ci ha rubato la primavera
incurante della mestizia, della paura e della miseria.
Ed il popolo di Dio ha stipulato un tacito accordo
che per ogni contratto di fede sia contemplato un soldato morto.
Benvenuti all'assurdo macello nella trincea come un animale
mi hanno descritto il nemico cattivo come un feticcio da trucidare,
ma l'ho visto lottare nel fango per sopravvivere e disperare
aveva due occhi, braccia ed orecchie, la stessa bocca per parlare

Io non sarò all'appuntamento
possono forte chiamare il mio nome
non sarò complice di nessuno
non sarò carne da cannone
Ed i secoli sono passati
ragazzi uccisi senza ragione
Per governanti senza coscienza
siamo carne da cannone

Ci puoi vedere volare in alto con poca voglia di perdonare
milioni di voci in un grande lamento, ci puoi sentire cantare nel vento.
Il fiume è grande, il fiume è rosso macchia la terra come l'inchiostro,
macchia la terra fino ad un mare pieno di voci da ascoltare.

Picchia la terra con un bastone, possono forte chiamare il mio nome
Picchia la terra con un bastone, carne da cannone...


Fare la guerra per la pace è come fare l'amore per la verginità  - John Lennon -
 
Non fatevi ingannare dai media che vi raccontano che le guerre si fanno per difendere la sicurezza dei sedicenti stati democratici o per liberare un popolo dalla schiavitù. Le guerre dei potenti non sono mosse da ideali ma da meri interessi economici.
Smettiamola di credere a queste frottole.
Smettiamola di fare i soldati.

lunedì 24 gennaio 2011

Tutti sulla gru

“Ho una sola libertà in questo posto di merda, la libertà di non dire come ho votato.” Un operaio di Mirafiori  





Da quando difendere i propri diritti è sinonimo di avversione contro il progresso? Quale progresso potrebbe mai definirsi tale se avviene solo mediante la cancellazione della dignità della persona? Parliamo di crescita economica, aumento della produzione, sviluppo tecnologico. Ma se l'economia cresce e le persone arrancano per tirare avanti, che senso ha?
Con il referendum di Mirafiori abbiamo avuto l'ennesima prova che la Costituzione è soltanto un pezzo di carta, che non possiamo contare sui politici per la tutela dei diritti fondamentali, che i grandi gruppi industriali fanno le regole e alla fine il peso di tutti i sacrifici viene scaricato sugli operai, colpevoli di pretendere uno stipendio dignitoso e di rivendicare un'antiquata libertà di scelta nella trattativa del contratto di lavoro.

La Fiat si è distaccata da Confindustria per costituire una newco, stabilendo un nuovo accordo con i sindacati ed escludendo a priori i non firmatari. La scelta cui si sono trovati davanti i lavoratori di Mirafiori è stata né più né meno che un ricatto: se voti sì, perdi i tuoi diritti, se voti no perdi il posto di lavoro. Un esempio perfetto della tanto adulata democrazia di cui fanno vanto continuamente gli Stati occidentali. Marchionne ha detto: se accettate le mie regole investo qui, altrimenti me ne vado dove guadagno di più.

E la risposta di Mirafiori è arrivata forte, inaspettata, contro le previsioni dei vari politicanti che davano per scontata l'attitudine dei lavoratori a chinare il capo agli ordini del padrone: il 46% ha detto no. Un no fermo, chiaro, "un signorno" come titola Il Manifesto. Non è disposto ad accettare le nuove condizioni di sfruttamento chi lavora alla catena di montaggio o alla lastratura. La maggior parte degli operai che ha detto sì invece è stata costretta a cedere al ricatto e non se l'è sentita di rischiare il posto di lavoro, con un mutuo e dei figli a cui pensare.
Ma il dato straordinario è che nel conteggio dei soli operai delle carrozzerie il sì ha prevalso di 9 voti (2315 contro 2306), mentre a spostare l'ago della bilancia è stato il seggio 5, quello degli impiegati, dove su 441 votanti in 421 hanno detto sì all'accordo. Quindi se Marchionne non può di certo cantar vittoria, la Fiom, unico sindacato che ha rifiutato di firmare l'accordo, può andare a testa alta.
Cosa curiosa: il giorno dopo il referendum i cancelli della Fabbrica restavano chiusi per cassa integrazione; come dire, meglio evitare i commenti del day after.
Adesso cosa succederà alla Fiat e come cambierà il contratto? A febbraio scadrà il periodo di cassa integrazione ordinaria e inizierà un altro anno di cassa straordinaria. Dal 4 aprile verranno tagliate le pause che saranno 3 da 10 minuti ciascuna, ed entrerà in vigore la nuova normativa per la malattia per cui, qualora il tasso di assenteismo nei primi 6 mesi superasse il 6%, non verranno retribuiti gli operai che hanno già usufruito due volte nell'anno di malattie in prossimità delle festività.
Ma la riforma più liberticida è l'istituzione dei 18 turni, ossia l'obbligatorietà dei 3 turni per 6 giorni lavorativi (in alternanza con due di riposo), con l'aggiunta di eventuali straordinari. Verrà introdotto, per esempio, un turno sperimentale di 10 ore con 40 minuti di pausa per 6 giorni, per permettere all'azienda di non interrompere i cicli produttivi fino alle 6 della domenica mattina. Inutile dire che con questo meccanismo i turni saranno completamente sfasati e stravolgeranno la vita di queste persone, impedendo loro di trovare dei ritmi naturali cui abituarsi.
E il mercante cosa offre in cambio? Il progetto industriale presentato era di circa una pagina e prevede l'investimento di un miliardo per Mirafiori. Tra un anno e mezzo, se tutto va bene, dovrebbe partire la produzione del Suv Chrisler-Alfa. E qui rimango perplessa: è la Fiat che guida la Chrisler o è la Chrisler che guida la Fiat? D'accordo, la Fiat controlla la Chrisler, ma se i prossimi modelli prodotti non porteranno il marchio italiano...di fatto sarà la casa americana a imporre il suo trend.
A proposito, se la Fiat, Fabbrica Italiana Automobili Torino, non vende più macchine, è colpa degli operai assenteisti che si fanno pagare troppo e si impegnano poco, o dipende dalle scelte imprenditoriali dei padroni che non hanno investito un euro in ricerca e innovazione tecnologica negli ultimi anni, nonostante i vari incentivi statali? Le industrie tedesche e francesi non hanno registrato cali simili nelle vendite, nonostante il mercato del settore stia effettivamente attraversando un periodo difficile.
Inoltre, ideologie a parte, nel 2009, anno di crisi in cui Fiat ha perso circa 800 milioni di euro, l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha ricevuto una remunerazione di 3.430.000 euro con l'aggiunta di un bonus di 1.350.000, per un totale di 4.800.000 euro. Ma non finisce qui, perché nel 2004 gli sono state assegnate 4milioni di azioni, del valore di 70milioni; e in più ci sono le famose stock options, che non si capisce bene a cosa siano legate, e che nei primi giorni del 2011 avevano un valore di 143.800.000 euro.
Sono cifre che si ha difficoltà a leggere, ma per tornare alla realtà basta dire che, sempre nel 2009 la retribuzione media annua lorda (al contrario delle rendite finanziarie che sono praticamente esen-tasse) è stata di 21.600 euro.
Quindi...con quale faccia un signore che guadagna 300 volte più degli operai viene a chiedere sacrifici e deleghe e impegno e fiducia a persone che si spaccano i tendini per portare a casa un salario che permette loro a malapena di sbarcare il lunario?
Se è vero che i metalmeccanici tedeschi nel settore automobilistico hanno già altri contratti è vero anche che sono quantomeno ripagati con una retribuzione di circa 3500 euro mensili.
E allora chi è che crea le ideologie, le classi, la lotta di classe? I conservatori? I comunisti? I fannulloni? O ci sono delle diseguaglianze abnormi che disgusterebbero qualsiasi persona di buon senso al solo sentir nominare la parola "democrazia"? Da una parte dei Paperon De' Paperoni che sguazzano nel denaro e dall'altra dei Paperini che devono lavorare come schiavi e in più sopportare in silenzio l'arroganza del Gastone di turno.
La vicenda Fiat Mirafiori si presenta come un caso esemplare di quello che viene chiamato "neomedievalismo istituzionale". Proprio perché viviamo in un mondo senza centro, si dice, il governo dei processi, e la creazione delle regole che li accompagnano, sono ormai appannaggio degli specifici soggetti che agiscono in presa diretta nelle situazioni considerate. Questo legittimerebbe la Fiat, come ogni altro soggetto transnazionale, ad essere insieme imprenditore e legislatore, giudice non solo delle convenienze ma pure dei diritti, a Chicago come a Torino. La domanda è: l'indubbia crisi della sovranità nazionale, determinata dalla globalizzazione, può legittimare il ritorno ad una logica feudale, ad una società delle appartenenze e degli status, dove la pienezza della cittadinanza in fabbrica, ad esempio, è subordinata all'appartenenza a un sindacato? Non è un ritorno agli anni '50 quello che si vuol realizzare, è un tuffo profondo in età lontane, prima della rivoluzione dei diritti dell'uomo.
Stefano Rodotà, 29 dicembre 2010
Di fronte a questi soprusi dei potenti mi torna alla mente il grido disperato ma battagliero dei 6 immigrati sulla gru di Brescia:  Lotta dura, senza paura.
Perché oggi, davvero, siamo tutti sulla gru.
 La classe operaia deve tornare in paradiso, Eugenio Scalfari
Uomini in carne e ossa, Antonio Gramsci
Giorgio Cremaschi - Il regime dei padroni
Maurizio Landini, segretario Fiom a Che Tempo che fa


Le vignette di Mauro Biani:http://maurobiani.splinder.com

mercoledì 12 gennaio 2011

Pubblicità radioattive

Un paio di settimane fa mi è capitato di prendere il Corriere, il tutto per un libro della cosiddetta collana de "I classici del pensiero libero" ideata dal CdS. Scartando le varie cianfrusaglie di inserti e pubblicità varie...sorpresa! Un dvd: La tecnologia nucleare. In alto a destra i loghi di Enel e EDF. E leggo nella descrizione: "Alessandro Cecchi Paone ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'energia nucleare bla bla bla Per farci conoscere da vicino una tecnologia sicura, rispettosa dell'ambiente, capace di ridurre la dipendenza energetica dall'estero e rilanciare lo sviluppo del nostro Paese". Al che, insieme al cd sono volati vari santi, ma dopotutto non avendo mai avuto grande considerazione del Corriere della Sera, ho lasciato perdere.
Dopo aver saputo dello spot di ForumNucleare che anziché favorire l'apertura di un dibattito pubblicizza occultamente (ma neanche tanto) il nucleare, mi sono decisa, con un po' di ribrezzo, a guardare anche questo dvd.
Premessa: gli Italiani hanno già detto no al nucleare con il referendum del 1987. Chi ha deciso che quel referendum non vale più o che gli Italiani hanno cambiato idea?
Lo scenario in cui si presenza Cecchi Paone è la stanza più irreale che si sia mai vista dopo Matrix: bianca che più bianca di così si diventa ciechi, ovviamente per richiamare l'idea di energia pulita, ma allo stesso tempo per traslare la discussione su un piano teorico, quasi surreale. C.P. è circondato da un gruppo di atomi simpaticissimi, tutti colorati, che giocano tranquillamente tra di loro e che, grazie ai loro movimenti, producono energia. "L'energia, ogni forma di energia è vita", racconta CP.
Dopo questo primo impatto, presenta i primi motivi che dovrebbero convincerci che il nucleare è cosa buona e giusta: la necessità dell'Italia di diventare indipendente dal punto di vista energetico e il fatto che ormai ci sono reattori ovunque, anche in Paesi molto vicini a noi. 
1) L'Italia importa l'80% dell'energia e gran parte di questa deriva da combustibili fossili che essendo esauribili diventeranno sempre più costosi. Vero, dipendiamo dall'estero, allora perché non iniziamo ad incentivare seriamente i pannelli solari o l'energia geotermica o altre energie pulite? I combustibili fossili servono principalmente per gli autotrasporti...forse che le nostre macchine funzioneranno a spinta-atomica quando ci sarà il nucleare? O ci saranno degli atomi tanto carini e simpatici che ci verranno a prendere a casa direttamente? L'energia nucleare necessita comunque di uranio per essere prodotta: l'uranio è inesauribile o è meno esauribile del petrolio e del gas naturale?
2) Dipendiamo già dal nucleare e ci sono già delle centrali a 200 km da noi. Dopo quest'affermazione immagino che CP e qualsiasi altro ascoltatore siano indubbiamente disposti a cedere il proprio giardino o il parco vicino casa per la realizzazione di una bella centrale. E' molto logico anche il ragionamento da tossicodipendente incallito di CP: ormai, drogarsi per drogarsi, almeno che sia roba Made in Italy.
Ma l'apoteosi del delirio la raggiunge quando, subito dopo aver profetizzato una riduzione dei costi del 20% (magari dopo aver pagato bollette del 40% in più per tutti i mesi del periodo di costruzione dei cari reattori...), dice più o meno così: dobbiamo ridurre la dipendenza energetica da gas e petrolio perché questi si trovano in Paesi instabili politicamente, mentre l'uranio si trova in regioni molto più stabili. Ma pirla, ti sei mai chiesto perché quei Paesi dove c'è petrolio o gas naturale sono così instabili politicamente?!
Dopodiché passa alla spiegazione "tecnica", che si prefigge di essere chiara ed esaustiva per simpatizzare con questa energia sicura e rispettosa dell'ambiente, infatti illustra il tutto come se fosse una ricetta di mele e il gioco è fatto; il processo di estrazione e lavorazione dell'uranio è molto complesso, ma basta  un sorriso, un poco di zucchero e la pillola va giù. La musica fa il suo dovere, come in ogni pubblicità che si rispetti, con dei crescendo da film in stile "Il codice da Vinci" quando ci si sta avvicinando alla soluzione dell'enigma.
A questo punto una domanda sorge spontanea: se esistono già 450 reattori al mondo...per quale oscura ragione non hanno mostrato neanche un'immagine di una vera centrale? D'accordo, queste sono di nuova generazione e sono completamente diverse bla bla bla, ma la torre è sempre la stessa, e intorno non ci saranno dei parco-giochi per bambini come si da' ad intendere nell'animazione costruita a computer. Si parla tanto dell'impatto ambientale di una pala eolica, ma perché non parliamo dell'impianto ambientale di una centrale nucleare?

E adesso arriva la parte più divertente: i rifiuti.
CP, continuando a sorridere candidamente, guarda verso la telecamera e dice: una centrale nucleare produce una certa quantità di rifiuti radioattivi. Questi rifiuti si dividono in tre categorie:
1) bassa attività, che significa ci vorranno 20/30 anni prima che tornino ad un livello di radioattività naturale;
2) media attività, per cui basteranno 300 anni per smaltirli; tra questi ci sono anche rifiuti provenienti dalla fase d'esercizio o derivanti dallo smantellamento delle vecchie centrali;
3) alta attività, per cui si stima che un qualche migliaio di anni possa essere più che sufficiente.
Facendo un rapido conto i rifiuti delle nuove centrali corrisponderanno a 5 chicchi di riso per ogni italiano. Poca roba. Non se ne sarebbe accorta nemmeno la Principessa sull'atomo.
Dove verranno messi questi rifiuti? Le scorie, sigillate negli appositi contenitori, verranno isolate con cemento, ricoperte da altri materiali ad alta resistenza situati all'interno di depositi superficiali, che a loro volta si trovano in apposite strutture ad alta protezione. Ma ha dimenticato un pezzo della filatrocca! Dove vanno le apposite strutture ad alta protezione? Forse è sottinteso che verranno costruite nel giardino di Veronesi, visto che CP ospita già gentilmente il reattore.
E' curioso che non abbiano ancora trovato un deposito geologico sicuro e definitivo per le scorie delle centrali che hanno funzionato fino a ieri, ma è ancora più curioso che ci siano persone convinte che la questione non costituisca un grande problema.
A sentire sempre CP i nuovi impianti sono a prova di Bin Laden, ma ovviamente non si possono mai escludere potenziali errori umani o di altro genere.
E per finire in bellezza, finalmente dice un po' di sfuggita, perché tanto non era un numero importante, che questo tipo di impianto è progettato per funzionare 60 anni. Che lungimiranza! Considerando che ci vorrebbero almeno quindici anni a costruirne uno...
Il film è finito, la stanza bianca si trasforma in una sterminata distesa di prati e sullo sfondo, sopra la testa di Cecchi Paone si materializzano magicamente i simboli della EDF e dell'Enel.
Andate in pace, nel nome della radioattività!

PS Il video del dvd è stato caricato sul canale di ForumNucleare e naturalmente sono stati disattivati i commenti, coerentemente con la logica del NucleareForum.

venerdì 7 gennaio 2011

Uprising - Muse



Paranoia is in bloom
The PR transmissions will resume *
They'll try to push drugs that keep us all dumbed down *
And hope that we will never see the truth around
Another promise, another scene
Another packaged lie to keep us trapped in greed
And all the Green belts wrapped around our minds *
And endless red tape to keep the truth confined

They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious

Interchanging mind control
Come let the revolution takes its toll
If you could flick the switch and open your third eye
You'd see that
We should never be afraid to die

Rise up and take the power back
It's time that the fat cats had a heart attack
You know that their time's coming to an end
We have to unify and watch our flag ascend

They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious

They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious


RIVOLTA

La paranoia è al culmine
Le trasmissioni di propaganda riprenderanno
Cercheranno di pubblicizzare farmaci che ci rendono inebetiti
E sperano che non vedremo mai la verità intorno

Un'altra promessa, un altro scenario
Un'altra bugia confezionata per tenerci prigionieri dell'avidità
E tutte le cinture verdi avvolte intorno alle nostre menti
e un infinito filmato rosso per tenere la verità confinata

Non ci costringeranno
Smetteranno di degradarci
Non riusciranno a controllarci
Noi saremo vittoriosi

Scambiando il controllo mentale
Lascia che la rivoluzione si faccia sentire
Se tu potessi accendere l'interruttore e aprire il tuo terzo occhio
Vedresti che non dovremmo mai avere paura di morire

Insorgete e riprendete il potere
E' tempo che i gatti grassi abbiano un attacco di cuore
Voi sapete che il loro tempo sta arrivando a una fine
Dobbiamo unirci e guardare la nostra bandiera salire!

Non ci costringeranno
Smetteranno di degradarci
Non riusciranno a controllarci
Noi saremo vittoriosi

so come on!

* PR transmissions: sono i proclami delle pubblicità e della propaganda politica che ci bombardano costantemente, intrise di messaggi subliminali; Edward Bernays, che teorizzò i principi basilari delle pubbliche relazioni e della propaganda moderne disse: 
"La manipolazione consapevole ed intelligente delle abitudini organizzate e delle opinioni delle masse è un elemento importante in una società democratica. Coloro che manipolano questo meccanismo nascosto della società costituiscono un governo invisibile che ha il vero potere di governare nel nostro paese. Veniamo governati, le nostre menti vengono modellate, i nostri gusti influenzati, le nostre idee suggerite per la maggior parte da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare. Questa è la conseguenza logica del modo in cui è organizzata la nostra società democratica."
* drugs: più che le "droghe" indica i "farmaci"; del resto molti di questi creano dipendenza e provocano effetti paragonabili alle droghe, vedi Prozac, per dirne uno;
* Green belts: sono delle aree verdi che circondano le grandi città, istituite nel Regno Unito nel 1947 al fine di regolare lo sviluppo urbano; in questo caso è una metafora per indicare le zone libere della nostra mente, non inquinate dalle menzogne della propaganda mediatica.

martedì 4 gennaio 2011

Il cielo è sempre meno blu!

In un tempo in cui è diffusa convinzione che le libertà di pensiero, di parola e di azione siano ormai traguardi raggiunti grazie al processo di sviluppo della democrazia, sarebbe naturale fermarsi a riflettere sulle ragioni che hanno favorito la trasformazione di determinati argomenti in tabù. Prima di tutto è interessante notare come generalmente non esista una vera e propria censura, ma è sufficiente che una persona sia portata a pensare che una certa teoria sia una favola campata per aria o che chi sostiene quella teoria sia un tipo strano, un "complottista", uno/una di quelli che non si accontentano mai delle verità affermate ma che per loro indole debbano sempre contestare il mondo intero, per spingere il soggetto medio (a meno che questi sia un Complottista, claro) a cancellare ogni informazione nuova e contrastante con tutte quelle ufficiali e a chiudere qualsiasi possibile canale comunicativo.
Mi è capitato l'estate scorsa di incominciare a notare strani  rannuvolamenti e osservare una grandissima differenza tra normali addensamenti di nubi e altri cambiamenti di luce, e di come alcuni di questi sembrassero in qualche modo correlati al passaggio di aerei che in alcuni giorni si faceva molto più intenso rispetto alla media e che, cosa che non sempre accadeva, rilasciavano scie persistenti. Adesso immagino starete pensando: "Ecco, un'altra che crede alle scie chimiche". No, non credo alle scie chimiche. Si può credere in un Dio, si può credere nell'amicizia, si può credere che un certo politico affronterebbe una decisione meglio di un altro, ma non si può credere a un fatto o ad una fotografia della realtà. Pertanto, credo alle scie chimiche, non meno di quanto voi crediate agli alberi.
Disgraziatamente, qualche anno fa mi era capitato di sentir parlare di chemtrails in una puntata di Voyager, quindi vi lascio immaginare che idea potessi avere dello strano fenomeno, che come tutti gli altri misteri analizzati da Giacobbo, a fine trasmissione  ti lasciavano più perplessa di prima, senza conclusioni, ma quel che è peggio senza domande. Insomma, ero vaccinata per qualsiasi tipo di notizia inerente a chemtrails, tutt'altro che interessata a teorie del genere, quindi immaginate l'orrore provato quando ho capito che dopo "signoraggio", "influenza h1n1", "11 settembre", "armi di distruzione di massa invisibili in Iraq", "assurdità della guerra in Afghanistan" e tante altre cose inspiegabili che appestano il mondo...ebbene sì, avrei dovuto iniziare a cercare informazioni anche sulle "scie chimiche", argomento che già odiavo oltre che per il fatto che mi faceva sentire quasi stupida perché ne avevano parlato perfino a Voyager (Viaggio oltre la demenza, come lo chiama qualcuno) anche per il fatto che iniziavo a sentirmi un'idiota trascorrendo ore a fotografare nuvole e aerei e scie e Il cielo che era sempre meno blu.
Spero vi siate accorti che molti degli aerei che passano sopra le nostre teste lasciano scie che difficilmente potrebbero essere definite di condensazione, in quanto mentre una normale scia tende ad annullarsi a mano a mano che l'aereo procede, quindi nel giro di pochi secondi, al massimo un paio di minuti in condizioni particolari, vi sono scie che al contrario persistono per ore nei nostri cieli e che tendono ad allargarsi fino a formare delle "nuvole" o delle strane velature, che talvolta possono portare anche all'oscuramento parziale della luce solare o quantomeno ad un visibile cambiamento della limpidezza del cielo.   
Ora, io non ho fatto alcun tipo di studi su meteorologia, nuvole e cose varie, ma credo di essere in grado di distinguere tra un naturale addensamento di nubi e la formazione di nuvole in seguito al passaggio di aerei, così come sono in grado di distinguere tra una pecora e una capra pur non avendo particolari competenze in materia. Infatti la ragione che mi ha spinta ad informarmi sulle scie chimiche è stata la semplice osservazione. Qualcosa non quadrava. Inizialmente ho pensato che potesse essere inquinamento, ma in ogni caso non ero disposta ad accettare un cielo del genere e men che meno ero disposta ad accettare che persone che non si accorgevano nemmeno della stranezza di nuvole come quelle che vedete nella foto sopra, mi costringessero ad accettare un cielo a stelle e strisce come se fosse la cosa più normale del mondo! Il comunismo ha fallito ma per dio, lasciateci almeno il cielo!

Cercando in rete ho trovato subito cose interessanti: la prima è che un biologo, Giorgio Pattera, e altri ricercatori hanno analizzato il terreno nella provincia di Milano in seguito a precipitazioni avvenute dopo il passaggio di aerei che rilasciavano scie anomale ed hanno scoperto una percentuale di quarzo molto alta (83%), e campioni di strani filamenti simili a ragnatele, che si erano depositati sul terreno di un quartiere di Parma (ma non solo), sempre dopo il passaggio dei suddetti aerei, che hanno rivelato contenere polimeri di origine organica, cioè creati in laboratorio; naturalmente hanno chiesto spiegazioni a tutte le autorità e istituzioni ma non hanno ricevuto alcuna risposta.
La seconda cosa che mi ha colpito è questa: dei ricercatori hanno controllato i cieli di Oristano, che è una zona interdetta al normale traffico aereo per questioni militari, il che significa che sul cielo della città non passano aerei civili. Eppure, anche su Oristano hanno documentato il passaggio di aerei totalmente bianchi, senza nessun tipo di insegna, che rilasciano scie persistenti che formano reticoli nei nostri cieli. Anche qui: nessuna spiegazione, interrogazioni parlamentari senza risposta, un muro di gomma. Come se non fosse diritto dei cittadini sapere perché ci sono degli aerei che passano liberamente sopra le nostre teste e rilasciano sostanze chimiche nei nostri cieli.
Altra informazione-shock dalla stessa conferenza tenuta da Franco Caddeo: Di Pietro ha affermato che l'Italia non ha alcuna giurisdizione sui propri spazi aerei e che la Nato ha carta bianca per qualsiasi operazione.
Se non siete ancora convinti che c'è qualcosa che ci stanno nascondendo e che se nessuno risponde alle domande dei cittadini è lecito che qualcuno inizi a dubitare della bontà delle ragioni di queste operazioni di irrorazione, se non a pensare che "ci stanno avvelenando", o che se non stanno avvelenando noi vogliono modificare il nostro terreno e tentano di modificare il clima, non si sa a quale scopo... guardatevi questo documentario:
http://www.youtube.com/watch?v=-tht_9dlegM
http://www.youtube.com/watch?v=bppQi8H4RZE
http://www.youtube.com/watch?v=IeIkZNtaT5U
http://www.youtube.com/watch?v=SSQIym6y2iE
http://www.youtube.com/watch?v=69Ivh8Mr0Dc
Se dopo aver visto questi video non credete ancora alle scie chimiche fate una cosa: fate come Peter Pan in quel famoso film in cui ripeteva I do believe in fairies... beh, provate a ripetervi "I don't believe in chemtrails, I don't, I don't", poi guardate il cielo
e ditemi se sono sparite

lunedì 27 dicembre 2010

Meglio se non lo sai

Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità. 
-Evey, V per Vendetta- 



"Meglio se non lo sai" dal primo EP del gruppo milanese Ministri, La piazza, 2008

Meglio se non lo sai come si fan crollare i governi
Meglio se non lo sai come si fan crollare due torri
Quello che non si sa si scioglie ai raggi del primo sole

Meglio se non lo sai con cosa si concimano i campi
Meglio se non lo sai se ti innamori dei coloranti
Quello che metti nel caffè avrebbe il colore del fango
Meglio se non lo sai

Avrai più tempo per il giardinaggio e per la tua domenica
Avrai di certo meno borse agli occhi e la pelle limpida

Meglio se non lo sai dove fanno cucire i tuoi stracci
Meglio se non ci vai e resti qui a curare i tuoi gatti
Quello che non si sa ce lo si scorda a fine stagione

Meglio se non lo sai chi sceglie di fare il piedipiatti
Meglio se non lo sai che cosa pensano a denti stretti
Sembra non sian tutti così ma non ci scommetterei un euro
Meglio se non lo sai

Avrai più tempo per il giardinaggio e per la tua domenica
Avrai di certo meno borse agli occhi e la pelle limpida 

Se il mondo che siamo costretti ad accettare è falso e niente è vero, ogni cosa è possibile.
Waking Life
Se tutti conoscessero la verità, se tutti si sentissero responsabili delle conseguenze delle loro azioni, se tutti la smettessero di sprecare tempo a parlare di cazzate, se tutti capissero che siamo parte di una società e che finché saremo costretti a conviverci abbiamo il dovere di fare qualcosa per cambiarla, non sarebbe così difficile cambiare il mondo.

Houston, abbiamo un problema. Anzi tre

Condizione necessaria ma non sufficiente per risolvere un problema è conoscere il problema. Il punto ora è questo: se la tv ci ricopre di notizie inutili e i giornali non ci spiegano le vere leggi che regolano il sistema... siamo fregati. O meglio, siamo fregati finché non capiamo che i media fanno solo propaganda, mentre l'informazione è un'altra cosa.
Per esempio: se non sapete come funziona il sistema bancario che emette moneta a debito e che è l'unico responsabile delle crisi finanziarie, delle guerre e dello sfruttamento dei popoli, probabilmente sarete disposti a pensare che gli immigrati ci rubano il lavoro o che i greci hanno fatto le cicale per anni ed ora è giusto che paghino i loro debiti; se non sapete da cosa dipende il debito pubblico sarete pronti a giustificare qualsiasi manovra statale che tagli la spesa per la scuola, anche se magari qualcuno inizierà a domandarsi da dove arrivano i 30 miliardi per la spesa militare e come mai quegli investimenti sono sempre blindati. Lo stanno facendo per noi, per il nostro futuro? Ci dicono da anni che il petrolio sta finendo ma continuiamo a usare fonti di energia esauribili e non c'è informazione su energia solare e geotermica. Qualche anno fa avete visto una puntata di Report che trasmetteva un documentario sull'11 settembre in cui si diceva che è impossibile che tutte le misure di sicurezza statunitensi quel giorno non funzionarono, che le torri non sarebbero cadute a quella velocità se non con una serie di esplosioni controllate per la demolizione e che al Pentagono nessun resto di aereo fu mai trovato...ma poi non avete sentito altre notizie all'infuori della versione ufficiale e avete dimenticato.
Qualcuno dirà che non c'è niente di strano nell'investire in settori che garantiscono il profitto, anche se significa finanziare guer...missioni di pace o trasferire i processi di produzione dove i costi sono inferiori (gli schiavi non vengono pagati). Qualcun'altro ammetterà che c'è qualcosa che non funziona nel sistema però "se il mondo va così, che ci vuoi fare?".
Ma chi ha capito la truffa non potrà fare altro che incazzarsi, reazione umana: altra condizione necessaria ma non sufficiente.
State iniziando a capire che nessun cittadino vuole guerre eppure continuiamo a pagarle  noi con le nostre tasse. Vi accorgete che le promesse elettorali si definiscono tali proprio perché non vengono mantenute. Sapete benissimo che se un imprenditore trasferisce la baracca in un Paese estero è per guadagnare di più e che il motivo non sta solo nell'inferiorità dei costi delle materie prime ma nella mancanza di una tutela dei diritti dei lavoratori, che vengono sfruttati con stipendi da fame e orari da catena di montaggio. Vi rendete conto che se non siamo in grado di smaltire le scorie delle centrali nucleari chiuse non possiamo permetterci di costruirne di nuove, neanche se fosse vero che il nuovo nucleare è sicuro e pulito come continuano a ripetere! Capite che se la situazione è la stessa da decenni è perché qualcuno sta guadagnando da questo sistema.
Accendete la tv e vedete Lamberto Sposini tutti i maledetti pomeriggi su RaiUno, la rete ammiraglia del servizio pubblico (nel senso di cesso pubblico) che vi aggiorna sulla vicenda Sarah-Yara-Scazzi, e vi chiedete se davvero è una storia che dovreste conoscere così bene, vi domandate se potete fare qualcosa per aiutare quelle famiglie, se è vostro compito, se ci sono altre storie del genere che non vengono raccontate... poi vi ricordate del casino di Roma alle manifestazioni e pensate al perché quei ragazzi stavano manifestando: sapete che era per la riforma universitaria, ma non sapete cosa si decide in questa riforma universitaria che fa così incazzare studenti e ricercatori. E vi incazzate perché nessuno vi spiega queste cose alla televisione, allora comprate un giornale ma ci trovate un articolo che parla solo degli scontri in piazza e allora dovete cercare su internet e girare una decina di siti per cavare un ragno dal buco.
Ma tutto questo non basta. Avete capito, vi siete incazzati, state diventando consapevoli di essere presi in giro ogni giorno 24 ore su 24 e state accettando il fatto che non vi potete  più fidare di chi vi ha raccontato tutto quello che sapete, per tutto quello che non vi hanno raccontato.
A questo punto... molti continueranno a comportarsi come hanno sempre fatto. Seguiranno ancora i telegiornali, pur sapendo che parlano soltanto di maltempo, cronaca nera e gossip, e continueranno a non capire una minchia di politica e di economia, perché nessuno ha interesse a spiegarci come stanno le cose, continueranno a sentire le notizie di misteriosi attentati, il cui mandante nel 90% dei casi è Al-qaeda, nel 10% un fondamentalista islamico, e tutto sommato inizieranno a domandarsi perché mai i media dovrebbero raccontarci delle bugie: dopotutto informarci è il loro mestiere, non saranno perfetti ma via...
E tutto questo non ha senso. E' come urlare che Dio è morto e poi andare in Chiesa. O peggio, dire che la Chiesa è l'istituzione meno cristiana del mondo e che le parole di Cristo non avevano niente a che vedere con questa, e poi continuare ad andare a messa per Dio. Ma, per dio, capite che non ha senso!

Il problema quindi sta in tutto quello che non viene detto. Il  secondo problema è che molti non se ne accorgono. Il terzo problema è che chi sa continua a comportarsi come se non sapesse.

Cosa possiamo fare tanto per cominciare? Informarci, informare e mettere in pratica.
Esempio: trovo per caso un articolo in cui si dice che un'inchiesta giornalistica svela che la Barilla ha degli stabilimenti vicino a siti contaminati con amianto, cerco il sito di questo Gianni Lannes e vedo che è stato oscurato. Poi scopro che lo stesso gionalista ha indagato riguardo a navi presenti nei fondi del Mare Adriatico che sarebbero state affondate di proposito dalla Nato e che queste operazioni sono coperte dal doppio segreto militare e di Stato. Cazzo, sembra una cosa seria...la gente deve sapere queste cose. 
Ma perché hanno oscurato il sito in questione e non ho mai visto questo giornalista invitato in nessuna trasmissione importante? Credevo che la rete fosse libera, credevo che il compito del servizio pubblico fosse quello di informare... Sposini non ce li ha cinque minuti per 'sto tizio? Così magari anche qualche casalinga potrebbe informarsi e decidere di non comprare più la pasta della Barilla... e magari anche di non guardare più certi programmi che parlano solo di idiozie, mentre lei sa che ci sono problemi più grandi della polvere in salotto o dell'ultimo lifting dell'ereditiera di turno.

Spegnete la tv e accendete il cervello!