mercoledì 12 gennaio 2011

Pubblicità radioattive

Un paio di settimane fa mi è capitato di prendere il Corriere, il tutto per un libro della cosiddetta collana de "I classici del pensiero libero" ideata dal CdS. Scartando le varie cianfrusaglie di inserti e pubblicità varie...sorpresa! Un dvd: La tecnologia nucleare. In alto a destra i loghi di Enel e EDF. E leggo nella descrizione: "Alessandro Cecchi Paone ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'energia nucleare bla bla bla Per farci conoscere da vicino una tecnologia sicura, rispettosa dell'ambiente, capace di ridurre la dipendenza energetica dall'estero e rilanciare lo sviluppo del nostro Paese". Al che, insieme al cd sono volati vari santi, ma dopotutto non avendo mai avuto grande considerazione del Corriere della Sera, ho lasciato perdere.
Dopo aver saputo dello spot di ForumNucleare che anziché favorire l'apertura di un dibattito pubblicizza occultamente (ma neanche tanto) il nucleare, mi sono decisa, con un po' di ribrezzo, a guardare anche questo dvd.
Premessa: gli Italiani hanno già detto no al nucleare con il referendum del 1987. Chi ha deciso che quel referendum non vale più o che gli Italiani hanno cambiato idea?
Lo scenario in cui si presenza Cecchi Paone è la stanza più irreale che si sia mai vista dopo Matrix: bianca che più bianca di così si diventa ciechi, ovviamente per richiamare l'idea di energia pulita, ma allo stesso tempo per traslare la discussione su un piano teorico, quasi surreale. C.P. è circondato da un gruppo di atomi simpaticissimi, tutti colorati, che giocano tranquillamente tra di loro e che, grazie ai loro movimenti, producono energia. "L'energia, ogni forma di energia è vita", racconta CP.
Dopo questo primo impatto, presenta i primi motivi che dovrebbero convincerci che il nucleare è cosa buona e giusta: la necessità dell'Italia di diventare indipendente dal punto di vista energetico e il fatto che ormai ci sono reattori ovunque, anche in Paesi molto vicini a noi. 
1) L'Italia importa l'80% dell'energia e gran parte di questa deriva da combustibili fossili che essendo esauribili diventeranno sempre più costosi. Vero, dipendiamo dall'estero, allora perché non iniziamo ad incentivare seriamente i pannelli solari o l'energia geotermica o altre energie pulite? I combustibili fossili servono principalmente per gli autotrasporti...forse che le nostre macchine funzioneranno a spinta-atomica quando ci sarà il nucleare? O ci saranno degli atomi tanto carini e simpatici che ci verranno a prendere a casa direttamente? L'energia nucleare necessita comunque di uranio per essere prodotta: l'uranio è inesauribile o è meno esauribile del petrolio e del gas naturale?
2) Dipendiamo già dal nucleare e ci sono già delle centrali a 200 km da noi. Dopo quest'affermazione immagino che CP e qualsiasi altro ascoltatore siano indubbiamente disposti a cedere il proprio giardino o il parco vicino casa per la realizzazione di una bella centrale. E' molto logico anche il ragionamento da tossicodipendente incallito di CP: ormai, drogarsi per drogarsi, almeno che sia roba Made in Italy.
Ma l'apoteosi del delirio la raggiunge quando, subito dopo aver profetizzato una riduzione dei costi del 20% (magari dopo aver pagato bollette del 40% in più per tutti i mesi del periodo di costruzione dei cari reattori...), dice più o meno così: dobbiamo ridurre la dipendenza energetica da gas e petrolio perché questi si trovano in Paesi instabili politicamente, mentre l'uranio si trova in regioni molto più stabili. Ma pirla, ti sei mai chiesto perché quei Paesi dove c'è petrolio o gas naturale sono così instabili politicamente?!
Dopodiché passa alla spiegazione "tecnica", che si prefigge di essere chiara ed esaustiva per simpatizzare con questa energia sicura e rispettosa dell'ambiente, infatti illustra il tutto come se fosse una ricetta di mele e il gioco è fatto; il processo di estrazione e lavorazione dell'uranio è molto complesso, ma basta  un sorriso, un poco di zucchero e la pillola va giù. La musica fa il suo dovere, come in ogni pubblicità che si rispetti, con dei crescendo da film in stile "Il codice da Vinci" quando ci si sta avvicinando alla soluzione dell'enigma.
A questo punto una domanda sorge spontanea: se esistono già 450 reattori al mondo...per quale oscura ragione non hanno mostrato neanche un'immagine di una vera centrale? D'accordo, queste sono di nuova generazione e sono completamente diverse bla bla bla, ma la torre è sempre la stessa, e intorno non ci saranno dei parco-giochi per bambini come si da' ad intendere nell'animazione costruita a computer. Si parla tanto dell'impatto ambientale di una pala eolica, ma perché non parliamo dell'impianto ambientale di una centrale nucleare?

E adesso arriva la parte più divertente: i rifiuti.
CP, continuando a sorridere candidamente, guarda verso la telecamera e dice: una centrale nucleare produce una certa quantità di rifiuti radioattivi. Questi rifiuti si dividono in tre categorie:
1) bassa attività, che significa ci vorranno 20/30 anni prima che tornino ad un livello di radioattività naturale;
2) media attività, per cui basteranno 300 anni per smaltirli; tra questi ci sono anche rifiuti provenienti dalla fase d'esercizio o derivanti dallo smantellamento delle vecchie centrali;
3) alta attività, per cui si stima che un qualche migliaio di anni possa essere più che sufficiente.
Facendo un rapido conto i rifiuti delle nuove centrali corrisponderanno a 5 chicchi di riso per ogni italiano. Poca roba. Non se ne sarebbe accorta nemmeno la Principessa sull'atomo.
Dove verranno messi questi rifiuti? Le scorie, sigillate negli appositi contenitori, verranno isolate con cemento, ricoperte da altri materiali ad alta resistenza situati all'interno di depositi superficiali, che a loro volta si trovano in apposite strutture ad alta protezione. Ma ha dimenticato un pezzo della filatrocca! Dove vanno le apposite strutture ad alta protezione? Forse è sottinteso che verranno costruite nel giardino di Veronesi, visto che CP ospita già gentilmente il reattore.
E' curioso che non abbiano ancora trovato un deposito geologico sicuro e definitivo per le scorie delle centrali che hanno funzionato fino a ieri, ma è ancora più curioso che ci siano persone convinte che la questione non costituisca un grande problema.
A sentire sempre CP i nuovi impianti sono a prova di Bin Laden, ma ovviamente non si possono mai escludere potenziali errori umani o di altro genere.
E per finire in bellezza, finalmente dice un po' di sfuggita, perché tanto non era un numero importante, che questo tipo di impianto è progettato per funzionare 60 anni. Che lungimiranza! Considerando che ci vorrebbero almeno quindici anni a costruirne uno...
Il film è finito, la stanza bianca si trasforma in una sterminata distesa di prati e sullo sfondo, sopra la testa di Cecchi Paone si materializzano magicamente i simboli della EDF e dell'Enel.
Andate in pace, nel nome della radioattività!

PS Il video del dvd è stato caricato sul canale di ForumNucleare e naturalmente sono stati disattivati i commenti, coerentemente con la logica del NucleareForum.

2 commenti:

  1. Quella del nucleare è una grande buffonata e credo che con il referendum sarà spazzata via.

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  2. Antinuclearisti di tutto il mondo uniAmoci!!!

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