martedì 1 febbraio 2011

Carne da cannone

Da "900", secondo album de La Casa del Vento (gruppo combat folk aretino), registrato nel 2001 con la partecipazione dell'allora cantante dei Modena City Ramblers, Cisco Bellotti.
 

Sulla strada di casa mia due nomi e due fiori hanno un desiderio:
dimenticare la scia di ingiustizia, fare nascere un nuovo pensiero.
Carne da cannone siamo, l'esercito dei manipolati
sotto l'effetto della grandezza di plagiatori ben allenati...

Per soddisfare la voglia dei grandi di conquistare senza ritegno
abbiamo sporcato il campo di rosso e consumato ogni compromesso

ci hanno venduto pane e promesse in prima linea col falso ideale
ogni volta lanciati nel fuoco, abbattuti a poco a poco.

Io non sarò all'appuntamento
possono forte chiamare il mio nome
non sarò complice di nessuno
non sarò carne da cannone
Ed i secoli sono passati
ragazzi uccisi senza ragione
Per governanti senza coscienza
siamo carne da cannone!

La giustizia dei potenti ci ha rubato la primavera
incurante della mestizia, della paura e della miseria.
Ed il popolo di Dio ha stipulato un tacito accordo
che per ogni contratto di fede sia contemplato un soldato morto.
Benvenuti all'assurdo macello nella trincea come un animale
mi hanno descritto il nemico cattivo come un feticcio da trucidare,
ma l'ho visto lottare nel fango per sopravvivere e disperare
aveva due occhi, braccia ed orecchie, la stessa bocca per parlare

Io non sarò all'appuntamento
possono forte chiamare il mio nome
non sarò complice di nessuno
non sarò carne da cannone
Ed i secoli sono passati
ragazzi uccisi senza ragione
Per governanti senza coscienza
siamo carne da cannone

Ci puoi vedere volare in alto con poca voglia di perdonare
milioni di voci in un grande lamento, ci puoi sentire cantare nel vento.
Il fiume è grande, il fiume è rosso macchia la terra come l'inchiostro,
macchia la terra fino ad un mare pieno di voci da ascoltare.

Picchia la terra con un bastone, possono forte chiamare il mio nome
Picchia la terra con un bastone, carne da cannone...


Fare la guerra per la pace è come fare l'amore per la verginità  - John Lennon -
 
Non fatevi ingannare dai media che vi raccontano che le guerre si fanno per difendere la sicurezza dei sedicenti stati democratici o per liberare un popolo dalla schiavitù. Le guerre dei potenti non sono mosse da ideali ma da meri interessi economici.
Smettiamola di credere a queste frottole.
Smettiamola di fare i soldati.

1 commento:

  1. Smettiamo di credere alle missioni di pace. I milioni di morti tra i civili non sono della stessa opinione dei ministriLaRissa sparsi nel mondo

    BELLISSIMo brano. Di questi artisti non parliamo mai, troppo impegnati a fare le promozoni di fiasco Rossi. Evviva la vera musica e anche i cantautori "impegnati"

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